Cambia la modalità di attribuzione del punteggio alla Maturità 2022: non più 60 crediti dall’esame e 40 dal triennio, ma 50 e 50.
Punteggio Maturità 2022, cosa cambia
Nell’ordinanza che disciplina lo svolgimento degli esami di maturità e che sarà presto al vaglio del Parlamento, resta confermato l’impianto delle due prove scritte e del colloquio orale. Cambia invece l’attribuzione del punteggio che darà maggiore peso al triennio e minore peso all’esame.
Questa la divisione dei punti:
- 50 punti dal triennio;
- 15 punti dalla prima prova scritta;
- 15 punti dalla seconda prova scritta;
- 20 punti dalla prova orale.
La decisione è arrivata dopo l’incontro del Ministro Bianchi con le consulte studentesche. Il Ministro ha imposto evidentemente la sua volontà di mantenere due prove scritte, sancendo il definitivo ritorno degli esami alla modalità classica, precedente al Covid-19. Ha aperto però alla richiesta di dare maggiore peso al percorso scolastico.
Novità anche per la seconda prova
In questi giorni a preoccupare tanto gli studenti maturandi è stato l’annuncio del ritorno della seconda prova scritta. Anche su questo, il Ministero va verso un ammorbidimento: seconda prova sì, ma sarà decisa dalle commissioni d’esame in via autonoma. In pratica, a differenza degli anni passati, le tracce non saranno ministeriali ma saranno preparare dagli insegnanti interni sulla base del programma svolto.
Studenti e Ministero a confronto
In realtà gli studenti non sono soddisfatti di questa decisione. La Federazione degli Studenti, infatti, chiedeva l’abolizione della seconda prova ed un punteggio per l’esame di 30 punti sui 100 a disposizione. La Rete degli Studenti ha definito queste modifiche “minime”.
Per questo continuano le proteste in diverse città italiane e le manifestazioni a Roma sotto il Ministero dell’Istruzione.
Il ministro Bianchi, dal canto suo, in un’intervista dei giorni scorsi, ha invitato gli studenti a non temere l’esame di Maturità:
“Ho detto agli studenti di non avere paura perché le commissioni, come loro stessi hanno richiesto, saranno interne. Ci sarà un presidente esterno per garantire l’uniformità su base nazionale, ma ci saranno commissioni interne”.
Resta il problema di aver trascorso tre anni tra scuole chiuse, didattica a distanza, quarantene e isolamenti, che fa sentire gli attuali maturandi ben lontani dalla normalità.
Il Manuale di sopravvivenza alla Maturità 2023
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