Continua a prendere forma la nuova Maturità. Nella giornata di ieri, il MIUR, ha pubblicato una circolare con lo scopo di riassumere e aggiornare docenti e alunni sui provvedimenti, introdotti dal ministro Fioramonti, che hanno ad oggetto l’esame di Stato e le sue modalità di svolgimento.
Tra le novità introdotte dal ministro c’è quella relativa ai requisiti di ammissione all’esame di Stato partire dall’a.s. 2019/2020, argomento tra i più discussi negli ultimi mesi.
Oltre al requisito della frequenza e del profitto, allo studente è richiesta anche la partecipazione (indipendentemente dal risultato) alle prove invalsi e lo svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro), secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi.
Dopo l’anticipazione avvenuta più volte nel corso delle conferenze tenute dal ministro Fioramonti, arriva la conferma del ritorno della traccia storica nella prima prova della maturità 2020.
Passo indietro, invece, per quanto riguarda la prova orale: via alle buste, il nuovo colloquio partirà dall’analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla commissione d’esame in un’apposita sessione di lavoro.
Questa maturità non riesce ad assumere un assetto definitivo.
Ogni settimana qualcosa sembra cambiare. Sarà questo l’ultimo degli aggiornamenti? 450 mila studenti lo sperano.
Leggi gli articoli riguardanti le prove scritte qui:
Il Manuale di sopravvivenza alla Maturità 2023
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