L’estate è ormai andata via, la prima campanella di scuola è suonata già da qualche giorno e per molti quella di quest’anno sarà l’ultima. Nonostante la scuola sia iniziata da qualche giorno per i più ansiosi è già iniziata la maturansia, complice anche le nuove modalità d’esame e il passaggio di consegne tra Bussetti e Fioramonti al ministero dell’Istruzione. L’ansia vi assale e la paura per la maturità cresce sempre più? Non abbiate paura, abbiamo un piccolo rimedio per voi: il racconto della maturità 2019 raccontata dai vostri amici.
Ecco le parole di Luisa, una ragazza che la maturità l’ha superata l’anno scorso!
Innanzitutto, se siete ancora qui significa che siete sopravvissuti, quindi questo esame non è spaventoso come sembra, mi sbaglio?
Diciamo che sicuramente quando si è sotto esame la paura è tanta, io personalmente le notti prima degli scritti le ho passate in bianco e i tre giorni precedenti all’orale alternando nausea e pianti, poi però la commissione cerca di mettere a proprio agio lo studente quindi non è stato così terribile.
Come è stato dover affrontare un esame che mai nessuno prima d’ora ha mai sostenuto?
Destabilizzante. Per anni ho seguito (tramite amici e parenti) il “vecchio” esame per essere pronta quando sarebbe arrivato il mio turno, e invece vedere tutti questi cambiamenti poco chiari mi ha confusa parecchio su cosa avrei dovuto fare. Poi qualche “trucchetto” resta invariato, ma comunque non è stato semplice.
I professori vi hanno seguito e vi sono stati d’aiuto in quelli che sono stati i cambiamenti rispetto agli altri anni?
Tendenzialmente sì, specialmente i docenti le cui materie sarebbero state esterne hanno cercato di aiutarci per quanto possibile rendendo ogni interrogazione un orale, quindi chiedendoci percorsi. Alcuni invece molto semplicemente ci hanno detto di studiare e che i collegamenti sarebbero venuti spontanei, e in effetti così è stato. Per gli scritti invece no, non ho visto aiuti se non da italiano che ha provato a rendere i compiti in classe simili all’esame (facendoci quindi scegliere tracce simili a quelle che sarebbero potute uscire).
La prima prova ha subito pochi cambiamenti, ma la seconda prova mista? Come è strutturata? Avresti preferito la terza prova?
Io frequentavo (ormai posso parlare al passato, una meraviglia) scienze applicate, un indirizzo che ha l’esame in comune con lo scientifico, quindi a me è toccato matematica e fisica. La modalità è rimasta uguale: due problemi e otto quesiti fra cui scegliere, obbligatorio svolgere un problema e quattro quesiti. La differenza è stata l’avere anche fisica, che hanno “infilato” con gli ultimi tre quesiti, la maggior parte del secondo problema e gli ultimi due punti del primo, ma comunque era possibile prendere un buon voto preparandosi molto bene in matematica e ripassando due cosette di fisica. Io non so se avrei preferito la terza prova, onestamente credo che facendo un compito leggermente più semplice, dando più tempo o preparando meglio gli studenti a questo tipo di prova (non dicendolo quindi a pochi mesi dall’esame) una seconda prova mista sia migliore.
L’orale è stato per molti davvero un incubo, il non avere più una tesina con la quale iniziare il discorso, le tre buste, insomma: come è andata e come lo hai vissuto?
Devo dire che è andato meglio di quanto mi aspettassi. Come ho detto prima ho passato i tre giorni precedenti fra pianti e nausea, non riuscivo a dormire, stavo malissimo ed ero convinta che avrei fatto scena muta e quindi avrei fatto una figuraccia; se non altro mi sono seduta con 58, quindi ero sicura che l’esame l’avrei passato. La notte prima l’ho passata ripassando inglese sui video riassuntivi online e sono riuscita ad addormentarmi a forza intorno alle 4:30-5 (sveglia alle 6:15). Sono arrivata davanti alla scuola prima ancora che aprisse per evitare di tardare e ho aspettato fuori dall’aula che uscisse il ragazzo prima di me in preda ad una crisi isterica, poi però una volta seduta davanti alla commissione mi sono calmata, ho preso qualche respiro profondo e, mentre parlavo, ho fissato per la maggior parte del tempo la mia insegnante (interna) di matematica per cercare di stare tranquilla.
Una volta aperta la busta, è stato difficile creare un discorso multidisciplinare?
La mia busta in particolare è stata particolarmente cattiva perché nella mia scuola avevano messo due argomenti e non uno, e a me sono usciti la deriva dei continenti per scienze della terra (che noi avevamo fatto a ottobre e mai più resuscitata) e il magnetismo terrestre per fisica (fatto a settembre e mai resuscitato), e io ovviamente non li avevo guardati neanche per sbaglio. Ho improvvisato completamente collegando il tema del viaggio con scienze e da lì ho collegato inglese, poi filosofia e così via, e anche se i collegamenti in alcuni casi erano un po’ inventati non mi hanno fatto storie.
Cittadinanza e Costituzione – Alternanza Scuola lavoro. Come sono stati introdotti nel discorso? Ci sono state domande dalla commissione?
La mia commissione ha esaminato in anticipo le nostre relazioni di alternanza scuola-lavoro, perciò mentre riguardavamo il mio tema il professore di italiano si è ricollegato ad un concetto che avevo esposto tirando in ballo la mia esperienza, e dato che era un’attività sulla promozione dell’informatica tra le donne, si sono ricollegati con le donne nella costituzione, ma per quanto riguarda cittadinanza sono state quasi esclusivamente domande su miei pareri personali e su alcune tematiche come il femminismo o le quote rosa.
Tirando le somme, credi questa nuova modalità d’esame sia migliore di quella degli scorsi anni? PRO e CONTRO Credo che ci siano elementi validi, ma che sicuramente vadano migliorati molti aspetti come la comunicazione ministero-scuole, perché ogni scuola sapeva cose diverse, e ogni informazione che arrivava contraddiceva la precedente. L’orale devo dire che, tutto sommato, mi sembra migliore, anche se avere informazioni chiare da subito sarebbe stato meglio. Gli scritti andrebbero anche bene, ma si dovrebbe dare la possibilità agli studenti di prepararsi. Per il sistema dei punteggi onestamente non sono entusiasta, perché ho visto persone che hanno sempre avuto una media intorno al 5.5/6 uscire con gli stessi voti di chi si è sempre impegnato e gravitava intorno al 7/7,5, cosa che personalmente non trovo giusta.
Il Manuale di sopravvivenza alla Maturità 2023
Tutto ciò di cui hai bisogno per preparare al meglio il tuo esame, affrontarlo senza ansia e stress, è dentro questo manuale.
Va bene Luisa, noi di maturansia ti ringraziamo per la disponibilità e ti auguriamo un buon futuro! Speriamo le tue parole siano di aiuto a chi la maturità deve ancora superarla!
Il Manuale di sopravvivenza alla Maturità 2023
Tutto ciò di cui hai bisogno per preparare al meglio il tuo esame, affrontarlo senza ansia e stress, è dentro questo manuale.