Entro gennaio si saprà definitivamente con quale modalità si svolgeranno gli esami di Maturità 2022.
La scuola verso il ritorno alla normalità
Considerando le parole di ieri del premier Mario Draghi in conferenza stampa, che ha fatto presente come il Governo non intende tornare indietro rispetto alla strada di un lento ritorno alla normalità nel mondo della scuola, è prevedibile che per la Maturità si arrivi ad un ritorno alla tradizionale ripartizione delle prove.
Dunque prende sempre più piede l’ipotesi della soluzione di compromesso, col ritorno della prova scritta di italiano e con la tesina di diploma che darà modo ai maturandi di mostrare le loro capacità di approfondimento e ricerca.
Esame di Maturità 2022, le possibili modalità
Nella Legge di Bilancio approvata a fine anno dal Governo, è infatti contenuta una delega al ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi che prevede una deroga rispetto alla normale procedura delle prove per il diploma di Stato. Per i circa 500 mila maturandi del 2022 sarebbe prevista una prova scritta di italiano ed una tesina su cui basare il colloquio orale.
Dunque allo scritto di italiano seguirà la prova orale, all’avvio della quale il candidato dovrà discutere la tesi di diploma. Gli insegnanti della commissione d’esame, infatti, discuteranno con lo studente la tesi di diploma presentata per poi affrontare i diversi argomenti riguardanti le materie che hanno affrontato durante il loro percorso scolastico, per dimostrare la loro preparazione.
Un indirizzo rispetto al quale il ministero della Pubblica istruzione sembra ormai pienamente convinto. Il ministro Bianchi, ai microfoni di Radio Uno, ha confermato che entro fine gennaio sarà pronto il provvedimento relativo all’esame di Stato 2022.
Prima ci sarà un confronto con le commissioni scuola di Camera e Senato per avere ulteriori idee e pareri da tenere in considerazione. Infine, per quanto riguarda le commissioni d’esame, è praticamente certo che saranno composte solo da membri interni con l’eccezione del presidente, che sarà esterno.
Il nodo della didattica a distanza
Ieri tutta Italia è rientrata a scuola al termine delle vacanze di Natale. Molte classi però hanno dovuto optare per la didattica a distanza a causa della presenza di alunni e insegnanti positivi al Coronavirus o in quarantena. La questione ha scatenato molte polemiche a causa dell’elevato numero di contagi da Covid-19 in tutta Italia ma il premier Mario Draghi ha chiarito che è indispensabile mantenere la scuola in presenza e scongiurare il ritorno generalizzato alla DaD.
Proprio l’aver vissuto due anni in didattica a distanza e quest’ultimo a singhiozzo con lezioni alternate tra presenza e distanza, ha creato molto malcontento tra i maturandi che vorrebbero che l’esame di Stato replicasse la modalità solo orale dei loro predecessori. Ma pare ormai abbastanza scontato che il 2022 segnerà il definitivo ritorno della classica e temutissima prova scritta.