1. La vita
Le notizie biografiche su Marco Valerio Marziale ci vengono dai suoi stessi versi e da un componimento di Plinio il Giovane. Nacque a Bilbilis, nella Spagna Tarragonese, il 1° marzo di un anno tra il 38 e il 41 d.C. Venne a Roma nel 64, trovandovi il comodo appoggio di Seneca, che lo introdusse nella buona società; in questa circostanza, fece la conoscenza di Calpurnio Pisone e degli ambienti dell’opposizione senatoria a Nerone, sui quali però nel 65 si abbatté la cruenta repressione dell’imperatore in occasione della congiura.
Da allora, Marziale visse modestamente, svolgendo attività poetica come cliente; tornò comunque ad ottenere una certa notorietà, verosimilmente su commissione di ambienti di corte, quando compose e pubblicò una raccolta di epigrammi per celebrare l’inaugurazione del Colosseo: per tale lavoro, ebbe anche un riconoscimento economico da parte di Tito.
Dall’84-85 cominciò a pubblicare regolarmente i suoi componimenti, riscuotendo un notevole successo; ricoprì anche cariche onorifiche (fu tribuno militare, e quindi ottenne il rango equestre), venendo a contatto con personalità importanti. Dall’altra parte, non ebbe tuttavia benefici economici stabili, anche perché nell’antichità non esistevano i diritti d’autore. Ricorrenti sono infatti le sue lamentele per i disagi e per la difficoltà di trovare protettori; lasciò la capitale definitivamente nel 98, quando si decise a tornare nella sua Bilbilis, grazie all’aiuto logistico ed economico di Plinio. Lì ritrovò la tranquillità cercata, ma con tanti rimpianti a causa della ristretta mentalità provinciale che si contrapponeva a quella romana. Morì verso il 104.
2. La poetica e la produzione letteraria
Marziale è considerato il più grande epigrammista della letteratura latina: gli epigrammi sono componimenti letterari di vario tema, che si distinguono per la loro brevità e la loro efficacia. Di Marziale ci resta appunto un corpus di epigrammi distribuiti in dodici libri compost...