7. Le avanguardie artistiche del ‘900

1. Introduzione

Il ‘900 fu un secolo segnato da grandi cambiamenti e grande instabilità, ma anche da scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche che cambiarono per sempre la storia dell’umanità.

Gli eventi storici da ricordare sono:

  • tra il 1915 e il 1918 si combatté la prima guerra mondiale in Europa;
  • tra il 1938 e il 1945 si combattè la seconda guerra mondiale in Europa e venne messo in atto l’Olocausto, uno dei più grandi crimini contro l’umanità;
  • dal 1947 iniziò la guerra fredda, che creò grande instabilità e incertezza nel mondo occidentale. Venne innalzato il muro di Berlino. Finì nel 1991. Un’altra conseguenza della guerra fredda fu la Guerra del Vietnam, combattuta dal 1964 al 1975.

In termini di avanzamenti tecnologici ci furono:

  • l’invenzione del motore a scoppio;
  • l’invenzione del telefono;
  • l’invenzione del computer;
  • la fotografia venne perfezionata e nacque il cinema;
  • la creazione di aerei sempre più sicuri, in grado di effettuare anche tratte intercontinentali;
  • l’invenzione della bomba atomica, che alla fine della seconda guerra mondiale distrusse Hiroshima e Nagasaki.

Anche la scienza vide delle scoperte molto importanti:

  • il fisico tedesco Albert Einstein aveva formulato la teoria della relatività, dimostrando che spazio e tempo non sono entità assolute, tra loro distinte e indipendenti;
  • vennero fatte diverse scoperte nella medicina che cambiarono anche le sorti delle guerre.

Gli artisti che lavorarono in questo secolo erano estremamente consapevoli di tutti i cambiamenti in atto e, attraverso la loro arte, cercarono di dare voce a dubbi, speranze, angosce, entusiasmi di una società piuttosto disorientata.

Nel primo decennio del XX secolo si affermarono cinque correnti artistiche:

  • cubismo
  • espressionismo
  • dadaismo
  • futurismo
  • astrattismo

Queste avanguardie avevano in comune la ricerca di nuovi strumenti espressivi per rappresentare un mondo che era profondamente cambiato rispetto a quello rappresentato dall’arte classica.

2. Espressionismo

Questo è il primo movimento avanguardista che si sviluppa. Non possiamo parlare di una vera e propria corrente artistica che comprende degli specifici artisti, quanto piuttosto di un senso generale dell’arte europea, in un periodo compreso tra il 1900 e il 1920. 

I due movimenti pittorici più importanti di questo periodo furono quello tedesco denominato Die Brücke (1905-13), che ebbe come principale esponente Kirchner, e quello francese dei Fauves (1905-8), il quale contava tra i suoi fondatori Matisse.

3. Cubismo

Il cubismo fu fortemente segnato da Pablo Picasso, soprattutto dall’opera Les demoiselles d’Avignon (1907), che non aveva niente in comune con il suo stile precedente. Lo stile di questo quadro è primitivo, cerca la deformazione delle figure, l’arbitrio dei colori e il tutto è in apparente disarmonia con la composizione. 

Il cubismo fu una corrente che vide anche alcuni successi italiani con:

  • Gino Severini
  • Carlo Carrà

4. Il futurismo

Il futurismo nacque ufficialmente nel 1909 con la pubblicazione sul «Figaro» del Manifeste du Futurisme, redatto dallo scrittore Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944). Fu il movimento che più politicizzato, sosteneva il fronte bellico e ne esaltava i traguardi. Nel manifesto venivano celebrati: 

  • il culto del coraggio e dell’audacia;
  • l’amore del pericolo;
  • il mito della velocità;
  • si incitava il pubblico alla lotto contro il passato. 

Lo stile pittorico del futurismo era puramente astratto e cercava di esaltare tutto ciò che era celebrato nel manifesto, con forme dure e colori poco accesi.

Il futurismo si divide in due fasi, il primo e il secondo futurismo. Gli artisti italiani che ne facevano parte si sciolsero nel 1916, per dirigersi verso una nuova fase, più vicina alla pittura cubista. Il secondo futurismo possiamo considerarlo dal 1918 e fu caratterizzato da uno stile post-cubista e costruttivista.

5. L’astrattismo

Nel 1911 Vasilij Kandinskij e Franz Marc fondarono a Monaco il movimento Der Blaue Reiter (in tedesco, ‘Il Cavaliere azzurro’). Il loro motto era di rifiutare la rappresentazione della realtà, orientando la ricerca ad una rappresentazione non figurativa, aprendo quindi la stagione dell’astrattismo.

Fa parte di questo movimento anche Piet Mondrian grazie alle sue opere geometriche, rigorosamente astratte. Anche le avanguardie russe possono essere ricondotte ad uno stile molto similare a quello dell’astrattismo, sviluppatosi negli anni precedenti alla prima guerra mondiale. 

6. Il dadaismo

Il dadaismo si sviluppò a partire dal 1916 contemporaneamente in Europa e negli Stati Uniti e si configurò come uno dei movimenti culturali di rottura più importanti del XX secolo. L’artista più importante di questo movimento fu Duchamp e la loro teoria era quella di abbandonare le tecniche tradizionali e sostenevano, provocatoriamente, che per volontà dell’artista qualunque oggetto può avere valore artistico. Tristan Tzara, lo scrittore francese fondatore del gruppo insieme al pittore romeno Marcel Janco, chiarì bene questo concetto: «Dada ha cercato non tanto di distruggere l’arte e la letteratura, quanto l’idea che ce ne si era fatti». Quindi l’arte dadaista, non ebbe come scopo la negazione dell’arte in sé ma la negazione dell’arte intesa come istituzione.

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