1. Oralità, scrittura, oralità di ritorno
Uno degli elementi che distingue la specie umana attuale dalle altre specie animali è l’abilità di produrre ed usare il linguaggio. Quando si parla di linguaggio, si può distinguere tra linguaggio verbale, non verbale e non comunicativo. Nello specifico parlando di linguaggio verbale, è noto che esista una varietà enorme di lingue, e questo è un altro elemento peculiare della specie umana. Le ipotesi sull’origine del linguaggio sono sostanzialmente due:
monogenetica: questa teoria sostiene che le lingue attuali si siano differenziate a partire da un’unica lingua;
poligenetica: questa teoria sostiene che le lingue attuali derivino da multipli ceppi linguistici originari.
Qualsiasi ipotesi sia corretta, non c’è dubbio che le lingue attualmente parlate derivino da un complesso e lungo (migliaia di anni!) processo di differenziazione linguistica: quando una popolazione si separa in due gruppi a causa delle migrazioni è molto facile che ci siano dei mutamenti rispetto alla lingua di origine, e che si vengano a sviluppare due lingue nettamente distinte tra di loro.
Il linguaggio svolge sia una funzione comunicativa sia cognitiva (pensare qualcosa significa essere in grado di costruire quel pensiero mentalmente). Per quanto riguarda la comunicazione, questa si verifica se sono presenti:
un emittente;
un ricevente;
un canale, come la voce;
un codice;
un messaggio.
L’emittente sfrutta un canale per inviare un messaggio al ricevente, il quale deve avere gli strumenti (ovvero la conoscenza della lingua utilizzata) per codificare il messaggio. Il codice deve quindi essere condiviso da tutti i personaggi della comunicazione. Il linguaggio è dunque una convenzione sociale, ed è costituito da un insieme di regole che permettono di ideare i messaggi in modo tale che siano comprensibili.
All’interno della comunicazione si possono identificare delle differenze macroscopiche a seconda che essa avvenga i...