1. La vita
Giovanni Verga nasce a Catania il 2 settembre 1840 da una famiglia di proprietari terrieri. Dopo la spedizione di Garibaldi in Sicilia, Verga abbandona gli studi di giurisprudenza e presta servizio dal 1860 al 1864 nella Guardia nazionale. In questo periodo pubblica un romanzo storico, I carbonari della montagna (1861-1862), dove troviamo al centro della narrazione gli avvenimenti della resistenza antifrancese in Calabria dopo l’Armistizio di Villafranca. Successivamente dà alle stampe un romanzo patriottico ambientato a Venezia, Sulle lagune (1863), che racconta la storia di un amore contrastato. Infine, scrive un romanzo romantico dal titolo Una peccatrice (1866).
Nel 1865 Verga inizia a frequentare Firenze, trasferendosi in maniera definitiva nel 1869. Qui conosce Luigi Capuana (allora critico teatrale) e arricchisce la propria formazione. In questa città compone: Storia di una capinera, un romanzo epistolare di grande successo (uscito a Milano nel 1871), e il dramma Rose caduche. Nello stesso periodo avvia anche la stesura di Eva.
Nel 1872 Verga si trasferisce a Milano, all’epoca capitale letteraria, dove stringe rapporti con diversi scrittori scapigliati e legge i romanzi del Naturalismo francese. Dopo aver pubblicato Eva, scrive e stampa nel 1875 Tigre reale ed Eros (in questi romanzi, incentrati sulla vita dei salotti borghesi, è forte l’influenza degli scapigliati). Nel 1874 Verga aveva anche pubblicato la novella Nedda, storia di una raccoglitrice di olive: emergono per la prima volta le tematiche popolari siciliane che caratterizzeranno la sua adesione al Verismo.
In questo periodo nascono i suoi grandi capolavori: nel 1878 scrive Rosso Malpelo (primo racconto verista di Verga e poi confluito nella raccolta di novelle Vita dei campi), esce la raccolta di novelle Vita dei campi (1880) e il romanzo I Malav...