La sicurezza sociale è l’insieme degli interventi diretti all’erogazione dei beni e dei servizi pubblici per i cittadini che si trovano in circostanze particolari come infortunio, malattia, invalidità, disoccupazione e vecchiaia.
Negli anni 70 si afferma lo Stato Sociale dall’idea che il mercato da solo non basta a rispondere ai bisogni, allora interviene lo stato mettendo in atto tutte le attività necessarie a fornire a sostegno a chi si trova in stato di bisogno, in particolare garantendo posti di lavoro e copertura previdenziale.
Welfare state: lo Stato è il principale erogatore di servizi per garantire sicurezza e benessere e migliorare le condizioni dei più poveri.
Nel mondo esistono diversi modelli di stato sociale che vengono distinti in base al grado di de mercificazione, cioè in base al grado con cui l’intervento dello stato consente di diminuire la dipendenza dei cittadini dal mercato:
regime liberale (modello anglosassone): riconoscono ai cittadini diritti minimi promuovendo le soluzioni di mercato; in questo caso lo stato si occupa di garantire i bisogni essenziali oppure garantisce solo per gli individui ad alto rischio, in questo modello sono molto sviluppati i servizi privati;
regimi socialdemocratici (modello scandinavo): si basano sull’impegno a realizzare la più ampia protezione da parte dello stato dai rischi, a erogare sussidi generosi e a promuovere l’uguaglianza, in questo caso vengono socializzati i rischi e si mira alla riduzione della dipendenza degli individui dal mercato;
regimi conservatori: caratterizzati da una limitata dipendenza dal mercato e viene attribuita alla famiglia la responsabilità ultima del benessere dei suoi membri.
La moderna sicurezza sociale fa riferimento ad assistenza e previdenza sociale:
assistenza sociale: fornitura di prestazioni da parte della pubblica amministrazione, normalmente gratuite, dirette all’elimin...