Il bilancio si riferisce ad un anno finanziario, cioè il periodo di tempo di 12 mesi al quale si riferiscono le entrate e le spese riportate in bilancio. Il termine iniziale e quello finale dell’anno finanziario sono stabiliti dalla legge di ciascuno Stato in base alle esigenze. In Italia l’anno finanziario comincia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre (coincide con l’anno civile).
L’esercizio finanziario è il complesso delle operazioni amministrative per la gestione delle entrate e delle spese previste nel bilancio di un determinato anno finanziario.La gestione delle entrate passa attraverso le fasi dell’accertamento, della riscossione e del versamento. La gestione delle spese passa attraverso l’impegno, la liquidazione, l’ordinazione e il pagamento.
Non tutta la produzione di gestione riesce ad essere completata nel corso dell’anno a cui si riferiscono le previsioni di entrata e di spesa; perciò, alla fine dell’anno finanziario ci possono essere dei residui:
residui attivi: entrate accertate ma non ancora riscosse;
residui passivi: spese impegnate ma non ancora pagate.
Il bilancio si distingue in preventivo e consuntivo.
Il bilancio di previsione fa riferimento all’anno di previsione, è un documento di programmazione in cui sono presentate tutte le entrate e le uscite previste ed è uno strumento di autorizzazione (consente di agire) e di vincolo per le attività della pubblica amministrazione.
Il bilancio consuntivo (rendiconto) si riferisce ad un anno già compiuto ed espone i risultati finanziari conseguiti. È uno strumento di verifica perchè consente di accertare se la gestione amministrativa e finanziaria è stata svolta regolarmente e se gli obiettivi sono stati raggiunti.
Inoltre, il bilancio (sia di previsione che consuntivo) può essere di competenza o di cassa.
Il bilancio di competenza comprende le entrate che sono accertate e le...