Le imposte dirette indicano in maniera immediata la capacità economica del contribuente. In Italia sono in vigore: imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), imposta sul reddito delle società (IRES), imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), addizionali regionali o provinciali o comunali, imposte patrimoniali (IMU).
IRPEF
L’IRPEF è un’imposta diretta, personale, progressiva per scaglioni, che si applica sul reddito complessivo netto annuo delle persone fisiche. Il reddito complessivo è ritenuto il più importante indice della capacità contributiva di un soggetto.
Il presupposto dell’IRPEF è il possesso di reddito in denaro o in natura. Il reddito è un incremento patrimoniale che si realizza in un determinato arco temporale (anno solare) ricollegabile ad una delle fonti individuate dalla normativa.
I redditi possono derivare da:
esercizio di un’attività (lavoro dipendente o lavoro autonomo);
possesso di beni (immobili e capitali);
combinazione di attività e beni (esercizio dell’attività di impresa tramite un’azienda).
Il reddito viene considerato al netto dei costi sostenuti per il suo ottenimento per valutare la capacità contributiva effettiva del soggetto.
L’IRPEF è un’imposta che colpisce i soggetti fiscalmente residenti in Italia, per i redditi ovunque prodotti (Worldwide principle), e i soggetti fiscalmente non residenti, solo per i redditi generati in Italia (source principle).Ai fini fiscali, si considera residente chi è iscritto all’anagrafe per la maggior parte dell’anno e chi, pur non essendo iscritto all’anagrafe, ha per la maggior parte dell’anno il domicilio o la residenza in Italia.
L’IRPEF garantisce il principio di progressività e le aliquote vanno dal 23% (aliquota minima che si applica sulla quota di reddito fino a 15mila euro) fino al 43% (aliquota massima che si applica sulla quota di reddito che eccede i 50mila euro). Il pregio dell’imp...