1. L’attività contrattuale della pubblica amministrazione
L’attività contrattuale della Pubblica Amministrazione racchiude quel complesso di azioni attraverso cui l’Amministrazione esplica i suoi poteri mediante gli ordinari strumenti del diritto privato.
Anche la Pa, infatti, così come i privati cittadini, può agire secondo le norme del diritto privato, così come disposto dalla L. n. 241/1990, salvo che la legge non disponga diversamente.
Ciononostante, l’attività della Pa, seppur esplicata attraverso le norme di diritto privato, rimane comunque finalizzati al raggiungimento e alla concretizzazione di interessi pubblici; ciò di che fatto cambia quindi è l’atto finale, che non è più un provvedimento, bensì un contratto.
La fonte normativa nella quale è contenuta la gran parte della relativa disciplina è il Codice dei Contratti, ovvero il decreto legislativo n. 163/2006, in vigore dal 1°luglio 2006, il quale racchiude, in un unico testo, le disposizioni in materia, sia di provenienza nazionale che di quella comunitaria.
È possibile tripartire le modalità con cui la Pubblica Amministrazione utilizza lo strumento negoziale. Vi sono:
i contratti di diritto comune: in questo tipo di contratti la Pa si pone sul medesimo piano del privato e la disciplina applicabile è interamente contenuta nel Codice civile;
i contratti speciali: la disciplina è dettata dal Codice civile, ma in questo caso emerge in qualche modo la posizione ‘privilegiata’ della Pa, e pertanto, questo tipo di contratti è disciplinato anche da norme pubblicistiche (Codice dei contratti pubblici);
i contratti ad oggetto pubblico: ricorrono allorché il contraente pubblico assume una posizione di supremazia e vi è, quindi, una netta disparità tra le parti. Prototipo di questo tipo di contratto, è la concessione di beni e servizi, nei quali, con un atto amministrativo unilaterale, una Pa concede l’utilizzo di un bene o di un servizio che altrimenti sarebb...