Di cosa parleremo
La fenomenologia è una corrente che ha interessato i primi decenni del Novecento e che concepisce la filosofia non come analisi di ciò che appare, come fa la scienza, ma di quanto si manifesta in se stesso nella sua essenza in quanto l’esperienza presa in se non può costituire una scienza.
La ricerca delle essenze, dunque, è il compito principale della fenomenologia che concepisce la filosofia come analisi della coscienza nella sua intenzionalità. L’esistenzialismo, invece, rappresenta un movimento culturale molto vasto (che ha investito vari campi: dalla filosofia alla poesia, al teatro, alla pittura, alla musica) i cuoi temi fondamentali sono il senso di solitudine e di incomunicabilità dell’uomo del Novecento che vive in modo drammatico la crisi e la caduta dei valori che si erano affermati nell’Ottocento durante il romanticismo.
1. Husserl e la fenomenologia
Vita e opere
Edmund Husserl (1859-1938) nacque a Prossnitz (Moldavia) e studiò astronomia e matematica a Lipsia e a Berlino sotto la guida di K. Weierstrauss e successivamente psicologia a Vienna con Franz Brentano.Insegnò poi a Gottinga e all’Università di Friburgo ed ebbe come allievi Scheler, Steine Heidegger. Con l’affermarsi del nazismo, Husserl, di origine ebrea, viene radiato dall’università. Le persecuzioni antisemite non riuscirono ad allontanarlo da Frisburgo, sua città natale, dove restò fino alla morte. Le sue opere principali sono: Ricerche logiche (1900), La filosofia come scienza rigorosa (1911), Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica (1913), Meditazioni cartesiane (1928), La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale (1954).
I principi e le essenze: il concetto di intenzionalità. La filosofia, facendo uso della ragione e del dub...