1. Classificazione dei sistemi
È importante andare a definire la Teoria generale dei sistemi, ovvero la disciplina il cui obiettivo è fornire un metodo rigoroso di analisi e sintesi di una situazione reale allo scopo di studiarne il comportamento.
Per sistema si intende un insieme di elementi distinti, in relazione fra di loro secondo leggi ben precise, che concorrono al raggiungimento di un obiettivo comune, oppure di una evoluzione comune.
I sistemi sono classificabili in 3 diverse tipologie rispetto alla natura:
sistemi naturali
sistemi artificiali
sistemi misti
In seguito, andremo a capire la differenza tra queste 3 tipologie, ma prima è importante capire come ogni sistema è composto.
Secondo la Teoria generale dei sistemi un sistema contiene:
obiettivi da raggiungere
parti o elementi che lo compongono
interazioni con il mondo esterno (ingressi ed uscite)interazioni manipolabili, detti anche segnali di controllo
interazioni non manipolabili, detti anche disturbi. Non sono prevedibili e non sono controllabili direttamente
relazioni che descrivono i rapporti tra i vari componenti
Schema di un sistema, Fonte: alessiorolleri.wikidot.com
Esistono poi i sottosistemi, ovvero dei sistemi che uniti creano un unico sistema.
Ogni sottosistema, pur essendo considerato a tutti gli effetti un sistema, concorre al raggiungimento dell’obiettivo del sistema principale di cui fa parte.
Oltre agli ingressi e alle uscite, descritte attraverso opportune variabili, esiste un’altra grandezza che caratterizza un sistema: lo stato interno.
Lo stato interno rappresenta le proprietà intrinseche, o caratteristiche, di un sistema ovvero le informazioni necessarie e sufficienti atte a descriverne le condizioni in cui si trova il sistema in un determinato istante.
Esistono due funzioni che gestiscono i flussi all’interno di un sistema. La pr...