1. Lo Stato, le sue origini, i suoi caratteri
Con riferimento all’ordinamento giuridico, questo è composto da norme giuridiche, le quali sono prodotte da fonti del diritto, e per le quali il riconoscimento procede dalla Costituzione. Nell’ordinamento italiano, si possono trovare norme giuridiche consuetudinarie, convenzionali, dell’Unione Europea, ma anche internazionali. Questo ci fa comprendere come, in seguito all’evoluzione storica che vi è stata, la produzione di norme non è prerogativa solamente dello Stato.
Il diritto, nel tempo, si è sempre più statalizzato, ossia è andato di pari passo con la creazione dello Stato modernamente inteso. In primis, però, si parte con l’analisi, sia del sistema feudale, ma anche del sistema medievale. In questi contesti si avevano dei rapporti giuridici che si sviluppavano all’interno dei vari nuclei abitativi, quindi un rapporto contrattuale, a carattere privatistico, che si aveva ad esempio tra contadino e proprietario terriero. L’espressione Stato Patrimoniale si fonda proprio su tale concetto; centralità che viene data a tali rapporti privatistici imperniati sulla proprietà.
Perciò, si può verificare come, durante il Medioevo, non vi fosse un ordinamento giuridico unitario, ma tanti ordinamenti giuridici. Specialmente, nell’alto medioevo, le varie popolazioni germaniche, ogni volta che conquistavano un nuovo territorio o una nuova popolazione, imponevano il proprio diritto, tant’è che questo conviveva con quello delle popolazioni che erano state sottomesse.
Una forma, che possiamo descrivere come migliorativa di tale modello, viene fornita dall’impero carolingio; i rapporti venivano disciplinati dallo ius comune, il quale era coordinato con la iura propria, ossia i vari diritti locali.
La situazione si modifica a partire dal 1648, quando con la pace di Westfalia, i vari Stati europei vengono visti sotto un’ottica differente, in quanto risultano enti indipendenti e pa...