Sono ormai prossimi i 100 giorni alla Maturità 2021. Si tratta di una ricorrenza che celebra l’avvicinarsi dell’esame di Maturità e che unisce studenti ed insegnanti. Quest’anno la data è l’8 marzo 2021, visto che gli esami di Maturità inizieranno il 16 giugno 2021 con il maxi colloquio orale.
Purtroppo, a causa del Coronavirus, non potranno esserci i consueti festeggiamenti. Le discoteche, i locali più blasonati dove potersi divertire, sono chiuse. Le feste sono ufficialmente vietate dall’ultimo DPCM per contenere i contagi, anche nei ristoranti, anche con tavoli da 4 persone. E non è possibile neppure festeggiare in casa, visto che le norme prevedono di ospitare non più di due persone oltre ai conviventi (tranne in zona bianca, colore che al momento interessa solo la Sardegna).
Quindi, se stai pensando di organizzare un pranzo al ristorante, o qualcosa del genere, non farlo. Se un tuo amico ti ha invitato alla festa nel suo maxi appartamento o nella villa con piscina con tutta la classe, sii prudente e declina. Non mettere a rischio la tua salute, né quella degli altri.
Come celebrare in sicurezza i 100 giorni alla Maturità
Ci sono altre cose che si possono fare in sicurezza per onorare i 100 giorni alla Maturità. Esistono infatti dei riti portafortuna, tradizioni che gli studenti mettono in atto quando mancano poco più di tre mesi dall’inizio degli esami di Stato.
Ad esempio, se risiedi in un posto vicino al mare, puoi andare in spiaggia e scrivere il voto sulla sabbia. Il voto dovrà essere cancellato dalle onde. Ma la superstizione vuole che se le onde non lo cancellano, la previsione è destinata a non avverarsi. Altra tradizione vuole che oltre a scrivere il voto, lo studente debba mettersi di spalle e lanciare del sale in mare.
A Pisa i maturandi possono fare 100 giri intorno alla torre pendente. Un tempo potevano toccare la lucertolina in Piazza dei Miracoli ma ora è stata transennata.
Ci sono poi riti religiosi. A Teramo, i ragazzi sono soliti recarsi al Santuario di San Gabriele, dove farsi benedire le penne che porteranno il giorno dell’esame di Maturità. Purtroppo, in mancanza di prova scritta, le penne serviranno a poco, ma il rito resta valido.
Gli studenti umbri possono andare nel Santuario di Santa Rita da Cascia, e portare una rosa in cambio di una benedizione.
A Palermo invece gli studenti salgono in ginocchio gli scalini del Santuario di Santa Rosalia.
Al Santuario di Montenero di Livorno il rito è un po’ più complesso: gli studenti devono salire i gradini in ginocchio, saltellare su una gamba nella piazzetta, tante volte quanto il voto desiderato, tirare di spalle una monetina sopra l’arco, poi scrivere il voto, accendere un cero e depositare il voto nella cappella della Madonna.
Il Manuale di sopravvivenza alla Maturità 2023
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Puoi fare tutto questo rispettando le norme anti Covid: niente assembramenti, e indossa la mascherina.
Inoltre, rispetta le regole della regione in cui risiedi. Se sei in una zona rossa, ad esempio, non uscire di casa se non è necessario. In questo caso il rito che celebra i 100 giorni dall’esame di Maturità potrà trasformarsi in una maxi riunione via Zoom, professori compresi, dove esternare le proprie sensazioni ed emozioni.
In zona arancione invece ricordati che non puoi lasciare il tuo comune di residenza, quindi rinuncia ai pellegrinaggi o alle gite in spiaggia se non risiedi al mare.
Emozioni da Maturità: dillo con una maglia
Anche se questa Maturità sarà diversa, non sarà meno emozionante. Puoi sempre immortalare la ricorrenza dei 100 giorni con una maglia celebrativa. Dai un’occhiata allo store di Maturansia e scegli la maglia che fa per te tra quattro versioni, disponibili in bianco o nero.

Scegli l’emozione che più ti descrive, indossa la maglia, scatta una foto, condividila sui tuoi social e tagga Maturansia: ti ricondivideremo sui nostri canali. Anche questo è un modo per festeggiare, in sicurezza.
Curiosità: la tradizione dei 100 giorni
Ma perché si festeggiano i 100 giorni all’esame di Maturità?
Questa tradizione in realtà non nasce nelle scuole superiori ma nelle accademie militari, precisamente nell’accademia militare di Torino nel 1840. Nara la leggenda che un regio decreto aveva abbreviato in tre anni la durate dei corsi per ottenere la nomina di sottotenente. All’apprendere la notizia, un allievo esclamò “mac pi tre anni” (Ancora tre anni).
Gli anni successivamente furono convertiti in giorni, e nacque il Mak Pi 100, ossia un conto alla rovescia per celebrare la fine del periodo accademico.
La cerimonia da Torino arrivò anche a Modena, poi in tutta Italia, e poi contagiò il mondo della scuola dove simboleggia il conto alla rovescia prima dell’esame di Maturità ed è anche un saluto istituzionale tra professori e studenti.
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